Con il via libera della Commissione europea agli aiuti pubblici per gli investimenti in pannelli fotovoltaici nel settore agricolo, si pone un ulteriore tassello, nel solco della transizione ecologica, per abbattere il costo dell’energia nelle nostre imprese agroalimentari attraverso l’Agrisolare. I bandi, di prossima emanazione, potranno contare su 1,5 miliardi di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), di cui 1,2 miliardi per il solo comparto agricolo e 300 milioni per l’agroindustria. L’aiuto coprirà sino al 90 per cento dei costi degli investimenti ammissibili mentre i beneficiari potranno investire solo in capacità fotovoltaiche non eccedenti il loro fabbisogno energetico.
Con questa misura, gli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, le cooperative e le imprese agroindustriali potranno installare sui tetti dei fabbricati strumentali pannelli fotovoltaici ma anche rimuovere e smaltire l’amianto, laddove presente, isolare termicamente i tetti nonché realizzare sistemi di aerazione che contribuiranno al benessere animale. Il 40 per cento delle risorse complessive è riservato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno, come prevede il PNRR.
La misura si affianca a quella dell’agrivoltaico per impianti che garantiscano un’interazione sostenibile e sinergica tra produzione energetica e agricola. Si tratta di ulteriori 1,1 miliardi di euro finanziati sempre con il PNRR su cui sono state emanate le linee guida per l’attuazione. È possibile partecipare alla consultazione pubblica con proprie osservazioni entro il 12 luglio.
Con questi 2,6 miliardi di euro, l’Italia agroalimentare può fare un passo enorme verso un abbattimento reale del fabbisogno energetico e dell’impatto ecologico delle proprie lavorazioni.
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