Sant'Anna Hospital accreditato: una vittoria per il diritto alla salute dei calabresi



Apprezzo la fermezza e rapidità con cui il commissario Guido Longo ha risolto il problema del Sant’Anna Hospital, decretando il rinnovo dell’accreditamento dell’Utic della clinica catanzarese e così consentendo la prosecuzione delle attività sanitarie dell’intera struttura. Lo stesso commissario alla Sanità calabrese ha dimostrato indubbia capacità di porre valido rimedio alle lungaggini e complicazioni burocratiche che si erano registrate, mettendo un punto sulla questione specifica, che rischiava di compromettere il futuro dei pazienti e dei lavoratori del Sant’Anna. 

Con i colleghi deputati Dalila Nesci, oggi sottosegretaria per il Sud, e Massimo Misiti avevamo seguito il caso molto da vicino. Proprio ieri, avevo chiesto con chiarezza che al Sant’Anna Hospital fosse riconosciuto il diritto all’accreditamento, sulla base del parere favorevole dell’Ota a seguito di recente verifica dei requisiti prescritti. Sull’argomento avevo anche affermato che gli aspetti amministrativi e penali non erano da confondere né mettere assieme. Adesso il sostituto presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, dovrà potenziare alla svelta il settore regionale Accreditamenti e Autorizzazioni, in modo che le pratiche giacenti vengano definite in tempi rapidi, tali da evitare azioni legali da parte di privati. Soprattutto, Spirlì dovrà imporsi sul dirigente generale Francesco Bevere, che anche sulla vicenda del Sant’Anna Hospital poteva avere un atteggiamento diverso e risolutivo.

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