L'operazione "Basso Profilo" è la nuova tempesta giudiziaria che si è abbattuta sulla Calabria. Coordinata dalla Dda di Catanzaro e da Nicola Gratteri, conta 81 indagati, tra cui Francesco Talarico, assessore regionale al Bilancio e segretario dell'Udc calabrese, posto agli arresti domiciliari. Nello specifico, secondo i magistrati avrebbe ottenuto voti da persone vicine ai clan, in cambio della garanzia di appalti. Un'ipotesi gravissima. Oltretutto i nomi delle persone finite nell'inchiesta forniscono un quadro sconcertante dell'intreccio tra mafiosi, politici, professionisti e dirigenti pubblici.
Un intreccio che impedisce alla Calabria di uscire dalla sua condizione di minorità. Indagato anche Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc, che ha annunciato le dimissioni dal suo incarico. Tenendo ferma la presunzione di non colpevolezza, l'operazione "Basso profilo" conferma l'esistenza di una grave questione morale in Calabria. Ma con il voto libero i cittadini possono cambiare la classe politica regionale, già dal prossimo 11 aprile. Sappiamo tutti che soltanto con un voto pulito potremo battere il sistema che dissangua la regione da anni, che costringe tanti a emigrare o a subire ricatti.
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