Cambiare marcia rispetto al passato è per noi un imperativo. Per questo abbiamo lavorato concretamente per rendere sostenibile la ripartenza e il decreto Rilancio è il segno tangibile di questo cambio di passo già prospettato con il Documento di Economia e Finanza.
In questo Decreto abbiamo approvato una misura che avrà una grossa ricaduta sia sull’ambiente che sullo sviluppo e l’occupazione, mi riferisco al bonus bici.
Grazie a 120 milioni di fondi del Ministero dell’ambiente e alla collaborazione con il Mit viene introdotto un bonus che consentirà ai cittadini di acquistare una bici, classica o a pedalata assistita, un monopattino, un segway o un monowheel ottenendo un contributo fino a 500 euro e al 60% del costo.
Possono accedere a questo “buono mobilità” i residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Con questa misura diamo un sostegno concreto a una filiera virtuosa della nostra industria: l’Italia infatti è il secondo produttore di bici al mondo. Inoltre il “bonus” è un sostegno alla mobilità green che sarà la più grande alleata delle nostre città nella ripresa post covid per quanto riguarda la mobilità.
Molti pensano che la bicicletta in Italia sia tutto sommato un mezzo di trasporto minimale. Sapete quanti italiani ad oggi girano in bici? Oltre 2 milioni e di questi la metà rappresentano coloro che la utilizzano nel tragitto casa-scuola.
Questi sono numeri significativi che ci fanno capire in quale direzione conviene andare. Tutti gli indici economici ci dicono che questo è un trend in espansione che crescerà ancora di più se dai ai cittadini le risorse per accelerare questo processo.
Il “bonus bici” accompagna le misure che abbiamo messo finora in campo come il decreto clima e rappresenta la nostra visione di futuro e di Paese.
Privilegiare un modo di muoversi quanto più ecocompatibile possibile è oggi necessario, per questo credo molto in questa misura.
Non c’è modo più bello di festeggiare la Settimana della natura con una norma che tutela la salute dei cittadini e rende più “sana” l’aria che respiriamo.
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