Oggi la Camera dei Deputati di Montecitorio ha approvato all'unanimità la mozione n. 1-00124 concernente iniziative volte a vietare l'utilizzo dei pesticidi e dei diserbanti nelle produzioni agricole, favorendone lo sviluppo con metodo biologico.
Di seguito vi riporto il testo del mio intervento durante la dichiarazione di voto finale per il MoVimento 5 Stelle.
"I
pesticidi sono destinati a influenzare i processi di base degli organismi
viventi e pertanto possono uccidere o controllare gli organismi nocivi come i
parassiti. Allo stesso tempo, possono provocare effetti negativi indesiderati
su organismi non bersaglio, sulla salute umana e sull’ambiente. Nonostante
tutti i tentativi fatti per circoscrivere i rischi legati all’impiego dei
pesticidi e per evitare effetti indesiderati, è ancora possibile ritrovare
quantitativi di alcuni pesticidi nelle varie matrici ambientali (soprattutto
nel suolo e nelle acque) e nei prodotti agricoli sono ancora presenti residui
superiori ai limiti stabiliti per legge.
Inoltre, i limiti sui residui di fitosanitari negli alimenti e i relativi controlli a livello europeo e nazionale, come previsto dalle norme vigenti, prendono in esame solo il singolo principio attivo senza tenere in considerazione l’aspetto del multiresiduo e la valutazione degli effetti sinergici derivanti dalla contemporanea presenza di più principi attivi in uno stesso alimento, anche se ognuna in concentrazioni entro i limiti di legge.
Particolare preoccupazione sono gli interferenti endocrini, infatti, gli esperti degli Stati dell’Ue hanno approvato i criteri scientifici proposti dalla Commissione europea nel giugno 2016, per identificare gli interferenti endocrini presenti nei pesticidi e nei biocidi, cioè le sostanze in grado di interferire con il sistema ormonale e di causare patologie anche gravi. Le sostanze attive con proprietà di interferenza endocrina devono essere limitate dall’industria chimica. L'EFSA e l'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) hanno pubblicato linee guida sulle modalità per individuare le sostanze con proprietà d'interferenza endocrina in pesticidi e biocidi.
*Il costo viene pagato, prima di tutto, in termini di perdita di biodiversità e di danni agli ecosistemi naturali. Un ettaro di terreno sano contiene infatti circa 15 tonnellate di organismi viventi, equivalenti al peso di 20 bovini da latte. Un patrimonio in termini di biodiversità che può essere seriamente compromesso dall’impiego di pesticidi e fertilizzanti di sintesi che modificano gli equilibri naturali tra i microrganismi presenti nel suolo. [*Fonte rapporto cambia la terra]
La sempre maggiore consapevolezza dei consumatori e della società in generale sui possibili rischi rappresentati dall’impiego dei pesticidi ha recentemente indotto alcuni rivenditori e governi, soprattutto in Europa, a prendere iniziative a sostegno di forme di agricoltura e metodi di gestione dei parassiti che limitino o orientino meglio l'impiego dei prodotti fitosanitari: si pensi, ad esempio, all’agricoltura biologica. Voglio ricordare che questo ramo del Parlamento ha approvato una importante provvedimento che da anni il settore agricolo aspettava: la legge a tutela del settore della produzione biologica. Mi auguro che il Senato faccia presto ad approvare il testo affinché diventi legge.
Qualcuno cerca diostacolare questo percorso...Vi lascio immaginare i vari motivi, ma non c'è altro tempo da perdere per un settore che si sta dimostrando in forte crescita favorendo sostenibilità, reddito agli agricoltori e più posti di lavoro.
LA PAC
Una delle sfide più importanti sarà la prossima programmazione della politica agricola comune in Europa. La proposta del nuovo regolamento di attuazione pone tra gli obiettivi principali lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura, quindi una migliore prestazione ambientale affinché le aziende agricole siano resilienti anche ai cambiamenti climatici in atto nonché il rafforzamento del tessuto socioeconomico delle aree rurali e un’alimentazione più sana. Per tali motivi impegniamo il governo, con particolare riferimento alle condizioni di accesso ai “regimi ecologici” da inserire nei piani strategici nazionali, criteri e iniziative volte a favorire pratiche agricole con effetti positivi per la tutela dell'ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici, prevedendo anche adeguati strumenti per la valorizzazione e la promozione dell'agricoltura biologica e per la riduzione della presenza di sostanze chimiche di sintesi negli ecosistemi, e in tal modo rispondere anche alla domanda di cibo sano che viene espressa in misura sempre maggiore dai cittadini.
PIU’ CONTROLLI E MONITORAGGI OMOGENEI
Con questa mozione impegniamo il governo a potenziare il sistema dei controlli sull'uso corretto dei pesticidi in agricoltura, incrementando anche i controlli sui prodotti agroalimentari importati dai Paesi terzi evitando così prodotti ad alto contenuto di glifosato e tutelando la filiera produttiva italiana garantendo alti standard di qualità.
In Italia i monitoraggi condotti sulle acque superficiali e profonde evidenziano una contaminazione diffusa e cumulata, soprattutto a causa della persistenza di alcune sostanze.
Secondo i dati più recenti forniti da ISPRA risultano inquinati da pesticidi più di due terzi dei punti di monitoraggio delle acque superficiali: per 370 di questi punti (quasi un quarto del totale), le concentrazioni sono superiori ai limiti di qualità ambientale; nelle acque sotterranee registrano tale superamento 276 punti su 3.129 (ISPRA, 2018). È in aumento nelle falde acquifere anche il multiresiduo: in unico campione sono state infatti rilevate anche 55 diverse sostanze.
Un problema aggiuntivo è costituito dal fatto che queste sostanze, presenti seppur in piccole quantità, si aggiungono agli altri inquinanti peggiorando la qualità delle acque: la sinergia aumenta infatti gli effetti nocivi. Inoltre, per le sostanze che agiscono come interferenti ormonali non esistono livelli di sicurezza: specialmente se liposolubili, possono entrare nella catena alimentare e concentrarsi progressivamente man mano che si sale nella catena trofica esercitando a cascata l’azione cancerogena e distruttiva del metabolismo.
Ma questo monitoraggio non avviene in tutte le regioni, in particolare
quelle del centro-sud. Per questo motivo impegniamo il governo affinché il
monitoraggio del livello di contaminazione da pesticidi nelle acque, di cui si
occupa ISPRA, sia omogeneo su tutto il territorio nazionale e che tutte le
regioni si dotino di un piano per la tutela delle acque, al fine di assicurare
un alto livello di protezione della salute umana, animale e dell'ambiente.
LA REVISIONE DEL PAN
Il piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari attualmente in vigore evidenzia significative criticità. Occorre una più attenta individuazione degli obiettivi quantitativi, dei tempi per la riduzione dei rischi e dell’impatto dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente. Per tale motivo impegniamo il governo ad intraprendere ogni utile iniziativa volta a rivedere e migliorare il piano d’azione nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, attraverso un processo trasparente, favorendo il coinvolgimento, oltre che delle istituzioni pubbliche e del mondo scientifico, delle associazioni agricole, ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori e la definizione degli obiettivi quantitativi, delle risorse finanziarie, delle misure e dei tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dei pesticidi sulla salute e sull'ambiente, prescritti dalla direttiva europea n. 2009/128/CE, all'articolo 4, paragrafo 1, valutando l’impatto del piano sui sistemi di agricoltura con metodo biologico e agricoltura integrata, in modo da rendere sempre più competitiva e di qualità la produzione agroalimentare italiana.
Altra importante revisione del piano di azione nazionale è il tema sulle distanze minime di sicurezza dalle abitazioni, dai confini privati e dalle coltivazioni biologiche introducendo anche l'obbligo di avvisare i residenti prima di ogni trattamento. Altro tema importante è il quadro sanzionatorio. L’impianto attuale infatti risulta insufficiente. La maggior parte delle penalità trascura le materie relative su informazione e sensibilizzazione, sulla manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze e, soprattutto, relativamente all'applicazione dei principi generali della lotta biologica e difesa integrata obbligatoria.
Altre revisioni che chiediamo di fare al governo sul PAN sono tutti gli atti e le misure previste dal decreto legislativo n. 150 del 2012 e dal piano d’azione nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari non ancora adottati, per i quali risultino scaduti i termini o per i quali non sia stata stabilita alcuna scadenza.
Chiediamo inoltre di prevedere nell’ambito della revisione del piano d’azione nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai fini della riduzione dell’uso dei fitofarmaci, specifici obiettivi d’incremento della superfice agricola utilizzata coltivata con il metodo dell’agricoltura biologica, a partire dalle aree protette e dai siti Natura 2000, e l’ulteriore diffusione di tecniche sostenibili in agricoltura, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie di precisione funzionali allo sviluppo dell’agricoltura integrata.
E’ necessario anche promuovere un coordinamento tra le strutture competenti dei Ministeri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute, al fine di approfondire la relazione tra l’utilizzo dei fitofarmaci e l’impatto su ambiente e salute, nonché per garantire la trasparenza e l’accessibilità a indagini e risultati.
LA LOTTA BIOLOGICA
Altra proposta inserita in questa mozione è quella di porre fine all’assurdo divieto sulle eventuali introduzioni di antagonisti naturali, là dove necessario. Problema già oggetto di una mia interpellanza urgente in cui abbiamo fatto notare al Governo che il nostro Paese, recependo male la famosa direttiva habitat, non ha previsto nessuna deroga per l’utilizzo di insetti alieni bloccando di fatto ogni intervento di lotta biologica con utilizzo di nuovi antagonisti naturali introdotti da altri areali. Per questo motivo occorre rivedere urgentemente il quadro normativo vigente.
SALVIAMO LE API
A proposito di insetti utili, bisogna fermare al più presto i gravi fenomeni di apicidio. Le nostre api sono le sentinelle della biodiversità e sono fondamentali per la produzione agricola del nostro paese. In questa mozione impegniamo il governo ad assumere iniziative in relazione ai trattamenti antiparassitari con prodotti fitosanitari tossici per le api, al fine di salvaguardarne l'azione pronuba, non solo durante il periodo di fioritura, ma anche in quello di melata.
Oltre ai famosi neonicotinoidi, è assai probabile che si sia accentuato un irresponsabile di altre molecole neurotossiche, come il piretroide deltametrina, l’insetticida clorpirifos, o il fungicida tebuconazolo, che causa effetti nocivi sulle popolazioni di api. Per questo motivo occorre anche promuovere con l’aiuto delle regioni, una capillare azione di controllo e vigilanza per la repressione dell'uso di fitofarmaci e principi attivi vietati o non autorizzati a livello nazionale ed europeo pericolosi per i pronubi.
Presso le competenti sedi europee occorre introdurre un divieto definitivo, e non solo parziale e temporaneo, dei neonicotinoidi e di altri insetticidi sistemici dannosi per le nostre amiche api.
MENO DEROGHE E PIU’ TRASPARENZA
Sono noti i casi in cui il reiterarsi quasi automatico delle emergenze, per le quali si è autorizzata l’immissione in commercio di un prodotto fitosanitario in base all’articolo 53 del regolamento (CE) n.1107/2009, trasforma queste deroghe in prassi ordinaria.
In questa mozione impegniamo il governo a limitare il più possibile il ricorso alle autorizzazioni in deroga ai soli casi realmente necessari al fine garantire che tale possibilità sia utilizzata esclusivamente nella sua più classica accezione di prassi straordinaria e limitata nel tempo.
In Europa inoltre occorre migliorare l’armonizzazione della normativa al fine di evitare che lo strumento della deroga al limite di utilizzo di determinati prodotti fitosanitari, arrechi pregiudizio alle produzioni di quei Paesi che invece rispettano i divieti o i limiti senza quindi alcuna possibilità di competere sul mercato unionale.
Chiediamo inoltre una maggiore trasparenza nelle procedure di autorizzazione all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari tramite una revisione del regolamento (CE) 1107/2009, anche mediante l’adozione di un registro pubblico che renda accessibili gli studi inerenti all’impatto ambientale e sulla salute umana del prodotto oggetto di registrazione nonché rafforzare gli strumenti di controllo finalizzati alla verifica delle modalità di vendita dei prodotti fitosanitari, compresa quella che avviene on line, al fine di contrastare fenomeni di elusione delle norme sulla distribuzione e sulla vendita di tali prodotti.
Inoltre, i limiti sui residui di fitosanitari negli alimenti e i relativi controlli a livello europeo e nazionale, come previsto dalle norme vigenti, prendono in esame solo il singolo principio attivo senza tenere in considerazione l’aspetto del multiresiduo e la valutazione degli effetti sinergici derivanti dalla contemporanea presenza di più principi attivi in uno stesso alimento, anche se ognuna in concentrazioni entro i limiti di legge.
Particolare preoccupazione sono gli interferenti endocrini, infatti, gli esperti degli Stati dell’Ue hanno approvato i criteri scientifici proposti dalla Commissione europea nel giugno 2016, per identificare gli interferenti endocrini presenti nei pesticidi e nei biocidi, cioè le sostanze in grado di interferire con il sistema ormonale e di causare patologie anche gravi. Le sostanze attive con proprietà di interferenza endocrina devono essere limitate dall’industria chimica. L'EFSA e l'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) hanno pubblicato linee guida sulle modalità per individuare le sostanze con proprietà d'interferenza endocrina in pesticidi e biocidi.
*Il costo viene pagato, prima di tutto, in termini di perdita di biodiversità e di danni agli ecosistemi naturali. Un ettaro di terreno sano contiene infatti circa 15 tonnellate di organismi viventi, equivalenti al peso di 20 bovini da latte. Un patrimonio in termini di biodiversità che può essere seriamente compromesso dall’impiego di pesticidi e fertilizzanti di sintesi che modificano gli equilibri naturali tra i microrganismi presenti nel suolo. [*Fonte rapporto cambia la terra]
La sempre maggiore consapevolezza dei consumatori e della società in generale sui possibili rischi rappresentati dall’impiego dei pesticidi ha recentemente indotto alcuni rivenditori e governi, soprattutto in Europa, a prendere iniziative a sostegno di forme di agricoltura e metodi di gestione dei parassiti che limitino o orientino meglio l'impiego dei prodotti fitosanitari: si pensi, ad esempio, all’agricoltura biologica. Voglio ricordare che questo ramo del Parlamento ha approvato una importante provvedimento che da anni il settore agricolo aspettava: la legge a tutela del settore della produzione biologica. Mi auguro che il Senato faccia presto ad approvare il testo affinché diventi legge.
Qualcuno cerca diostacolare questo percorso...Vi lascio immaginare i vari motivi, ma non c'è altro tempo da perdere per un settore che si sta dimostrando in forte crescita favorendo sostenibilità, reddito agli agricoltori e più posti di lavoro.
LA PAC
Una delle sfide più importanti sarà la prossima programmazione della politica agricola comune in Europa. La proposta del nuovo regolamento di attuazione pone tra gli obiettivi principali lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura, quindi una migliore prestazione ambientale affinché le aziende agricole siano resilienti anche ai cambiamenti climatici in atto nonché il rafforzamento del tessuto socioeconomico delle aree rurali e un’alimentazione più sana. Per tali motivi impegniamo il governo, con particolare riferimento alle condizioni di accesso ai “regimi ecologici” da inserire nei piani strategici nazionali, criteri e iniziative volte a favorire pratiche agricole con effetti positivi per la tutela dell'ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici, prevedendo anche adeguati strumenti per la valorizzazione e la promozione dell'agricoltura biologica e per la riduzione della presenza di sostanze chimiche di sintesi negli ecosistemi, e in tal modo rispondere anche alla domanda di cibo sano che viene espressa in misura sempre maggiore dai cittadini.
PIU’ CONTROLLI E MONITORAGGI OMOGENEI
Con questa mozione impegniamo il governo a potenziare il sistema dei controlli sull'uso corretto dei pesticidi in agricoltura, incrementando anche i controlli sui prodotti agroalimentari importati dai Paesi terzi evitando così prodotti ad alto contenuto di glifosato e tutelando la filiera produttiva italiana garantendo alti standard di qualità.
In Italia i monitoraggi condotti sulle acque superficiali e profonde evidenziano una contaminazione diffusa e cumulata, soprattutto a causa della persistenza di alcune sostanze.
Secondo i dati più recenti forniti da ISPRA risultano inquinati da pesticidi più di due terzi dei punti di monitoraggio delle acque superficiali: per 370 di questi punti (quasi un quarto del totale), le concentrazioni sono superiori ai limiti di qualità ambientale; nelle acque sotterranee registrano tale superamento 276 punti su 3.129 (ISPRA, 2018). È in aumento nelle falde acquifere anche il multiresiduo: in unico campione sono state infatti rilevate anche 55 diverse sostanze.
Un problema aggiuntivo è costituito dal fatto che queste sostanze, presenti seppur in piccole quantità, si aggiungono agli altri inquinanti peggiorando la qualità delle acque: la sinergia aumenta infatti gli effetti nocivi. Inoltre, per le sostanze che agiscono come interferenti ormonali non esistono livelli di sicurezza: specialmente se liposolubili, possono entrare nella catena alimentare e concentrarsi progressivamente man mano che si sale nella catena trofica esercitando a cascata l’azione cancerogena e distruttiva del metabolismo.
LA REVISIONE DEL PAN
Il piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari attualmente in vigore evidenzia significative criticità. Occorre una più attenta individuazione degli obiettivi quantitativi, dei tempi per la riduzione dei rischi e dell’impatto dei pesticidi sulla salute umana e sull’ambiente. Per tale motivo impegniamo il governo ad intraprendere ogni utile iniziativa volta a rivedere e migliorare il piano d’azione nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, attraverso un processo trasparente, favorendo il coinvolgimento, oltre che delle istituzioni pubbliche e del mondo scientifico, delle associazioni agricole, ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori e la definizione degli obiettivi quantitativi, delle risorse finanziarie, delle misure e dei tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dei pesticidi sulla salute e sull'ambiente, prescritti dalla direttiva europea n. 2009/128/CE, all'articolo 4, paragrafo 1, valutando l’impatto del piano sui sistemi di agricoltura con metodo biologico e agricoltura integrata, in modo da rendere sempre più competitiva e di qualità la produzione agroalimentare italiana.
Altra importante revisione del piano di azione nazionale è il tema sulle distanze minime di sicurezza dalle abitazioni, dai confini privati e dalle coltivazioni biologiche introducendo anche l'obbligo di avvisare i residenti prima di ogni trattamento. Altro tema importante è il quadro sanzionatorio. L’impianto attuale infatti risulta insufficiente. La maggior parte delle penalità trascura le materie relative su informazione e sensibilizzazione, sulla manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze e, soprattutto, relativamente all'applicazione dei principi generali della lotta biologica e difesa integrata obbligatoria.
Altre revisioni che chiediamo di fare al governo sul PAN sono tutti gli atti e le misure previste dal decreto legislativo n. 150 del 2012 e dal piano d’azione nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari non ancora adottati, per i quali risultino scaduti i termini o per i quali non sia stata stabilita alcuna scadenza.
Chiediamo inoltre di prevedere nell’ambito della revisione del piano d’azione nazionale sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai fini della riduzione dell’uso dei fitofarmaci, specifici obiettivi d’incremento della superfice agricola utilizzata coltivata con il metodo dell’agricoltura biologica, a partire dalle aree protette e dai siti Natura 2000, e l’ulteriore diffusione di tecniche sostenibili in agricoltura, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie di precisione funzionali allo sviluppo dell’agricoltura integrata.
E’ necessario anche promuovere un coordinamento tra le strutture competenti dei Ministeri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, della salute, al fine di approfondire la relazione tra l’utilizzo dei fitofarmaci e l’impatto su ambiente e salute, nonché per garantire la trasparenza e l’accessibilità a indagini e risultati.
LA LOTTA BIOLOGICA
Altra proposta inserita in questa mozione è quella di porre fine all’assurdo divieto sulle eventuali introduzioni di antagonisti naturali, là dove necessario. Problema già oggetto di una mia interpellanza urgente in cui abbiamo fatto notare al Governo che il nostro Paese, recependo male la famosa direttiva habitat, non ha previsto nessuna deroga per l’utilizzo di insetti alieni bloccando di fatto ogni intervento di lotta biologica con utilizzo di nuovi antagonisti naturali introdotti da altri areali. Per questo motivo occorre rivedere urgentemente il quadro normativo vigente.
SALVIAMO LE API
A proposito di insetti utili, bisogna fermare al più presto i gravi fenomeni di apicidio. Le nostre api sono le sentinelle della biodiversità e sono fondamentali per la produzione agricola del nostro paese. In questa mozione impegniamo il governo ad assumere iniziative in relazione ai trattamenti antiparassitari con prodotti fitosanitari tossici per le api, al fine di salvaguardarne l'azione pronuba, non solo durante il periodo di fioritura, ma anche in quello di melata.
Oltre ai famosi neonicotinoidi, è assai probabile che si sia accentuato un irresponsabile di altre molecole neurotossiche, come il piretroide deltametrina, l’insetticida clorpirifos, o il fungicida tebuconazolo, che causa effetti nocivi sulle popolazioni di api. Per questo motivo occorre anche promuovere con l’aiuto delle regioni, una capillare azione di controllo e vigilanza per la repressione dell'uso di fitofarmaci e principi attivi vietati o non autorizzati a livello nazionale ed europeo pericolosi per i pronubi.
Presso le competenti sedi europee occorre introdurre un divieto definitivo, e non solo parziale e temporaneo, dei neonicotinoidi e di altri insetticidi sistemici dannosi per le nostre amiche api.
MENO DEROGHE E PIU’ TRASPARENZA
Sono noti i casi in cui il reiterarsi quasi automatico delle emergenze, per le quali si è autorizzata l’immissione in commercio di un prodotto fitosanitario in base all’articolo 53 del regolamento (CE) n.1107/2009, trasforma queste deroghe in prassi ordinaria.
In questa mozione impegniamo il governo a limitare il più possibile il ricorso alle autorizzazioni in deroga ai soli casi realmente necessari al fine garantire che tale possibilità sia utilizzata esclusivamente nella sua più classica accezione di prassi straordinaria e limitata nel tempo.
In Europa inoltre occorre migliorare l’armonizzazione della normativa al fine di evitare che lo strumento della deroga al limite di utilizzo di determinati prodotti fitosanitari, arrechi pregiudizio alle produzioni di quei Paesi che invece rispettano i divieti o i limiti senza quindi alcuna possibilità di competere sul mercato unionale.
Chiediamo inoltre una maggiore trasparenza nelle procedure di autorizzazione all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari tramite una revisione del regolamento (CE) 1107/2009, anche mediante l’adozione di un registro pubblico che renda accessibili gli studi inerenti all’impatto ambientale e sulla salute umana del prodotto oggetto di registrazione nonché rafforzare gli strumenti di controllo finalizzati alla verifica delle modalità di vendita dei prodotti fitosanitari, compresa quella che avviene on line, al fine di contrastare fenomeni di elusione delle norme sulla distribuzione e sulla vendita di tali prodotti.
PROMUOVERE LA RICERCA E SGRAVI FISCALI PER LE ALTERNATIVE SOSTENIBILI
Tra le soluzioni strutturali non possiamo escludere ogni utile iniziativa finalizzata alla promozione di programmi di ricerca su sistemi produttivi agroalimentari sempre più sostenibili, soprattutto attraverso l’uso dei prodotti fitosanitari di origine naturale. Il MoVimento 5 Stelle continuerà sempre a lavorare sulle varie alternative sostenibili per promuovere sgravi fiscali rendendo più appetibile, soprattutto dal punto di vista economico, tali prodotti naturali per i nostri agricoltori garantendo al tempo stesso una filiera più equa e di qualità. È necessario sostenere in termini strategici un nuovo modello agricolo invece di continuare a sprecare risorse naturali ed economiche a favore di un modello ormai superato e per questo occorrono scelte politiche chiare e coraggiose in grado di favorire il cambiamento e sostenere la transizione agroecologica. La votazione di questa mozione è un altro passo in avanti verso questa direzione. Per questo motivo annuncio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle."
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