Gli abusi sui rifiuti di Oliverio arrivano sul tavolo del Ministro Costa


Sull'incessante gestione straordinaria dei rifiuti da parte del governatore calabrese Mario Oliverio, oggi ho interrogato insieme al collega Giuseppe d'Ippolito il ministro dell'ambiente, Sergio Costa.
In particolare, abbiamo chiesto «qual è ad oggi lo stato delle procedure relative all'attivazione degli impianti pubblici, previsti nel piano regionale dei rifiuti, del Polo tecnologico di Gioia Tauro, degli impianti di Siderno, Rossano, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Catanzaro». «Quali iniziative di competenza – abbiamo inoltre domandato al ministro – intenda adottare, visto che l'ennesima ordinanza contingibile e urgente del governatore, che scadrà il prossimo 15 novembre, è l’undicesima del genere dall'insediamento dell'amministrazione regionale in carica».

Siamo tornati dunque sull'inadeguatezza «dell'attuale sistema impiantistico regionale», che va «orientato a quelle necessarie attività di supporto alla raccolta differenziata in modo che, attraverso l'impiego delle apposite tecnologie, possa ulteriormente incidere sul recupero delle materie riciclabili ancora contenute nei rifiuti indifferenziati, così da ridurre drasticamente la dipendenza dalle discariche o dalla combustione».
Accusiamo il governatore della Calabria di continuare dolosamente con una gestione dei rifiuti del tutto al di fuori delle indicazioni dell'Unione europea e, aspetto gravissimo, per un periodo che ha già superato quello massimo consentito dalla legge, che è di 18 mesi. Se Oliverio vuole buttare la regione in discarica, se ne assuma ogni responsabilità.

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