Luigi Incarnato ci risponde per conto del governatore regionale Mario Oliverio, cui avevamo chiesto conto e trasparenza, e ci accusa di generare confusione sulla procedura semplificata di bonifica di una discarica di cantiere posta proprio sopra l'invaso del Menta, avviata a soli tre giorni dall'inaugurazione dell'impianto per la fornitura d'acqua a Reggio Calabria.
Annunciamo quindi una specifica richiesta di accesso agli atti e un'interrogazione al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, anche per la verifica della correttezza della procedura autorizzativa, in quanto l'invaso ricade all'interno di Aree Natura 2000.
In ogni caso, posto che Incarnato non è Oliverio pur con le confusioni e sovrapposizioni di ruoli cui entrambi sono abituati da vecchi politici, nel merito non abbiamo affatto espresso una posizione allarmistica, ma abbiamo chiesto la pubblicità universale delle carte, in rappresentanza dei cittadini calabresi, che Incarnato invece non rappresenta, non essendo stato eletto in parlamento alle ultime politiche.
Non dubitiamo che gli organi competenti abbiano compiuto approfondite indagini, del che ci ha rassicurato Incarnato. Allora nulla di più normale e dovuto che, come abbiamo peraltro detto al ministro Costa, la Regione Calabria e Sorical mettano in rete le carte, in modo che chiunque possa leggere quanto, per la sicurezza di tutti, è stato nel tempo certificato.
A differenza di quanto Incarnato racconta, in proposito a noi non interessa l'autorizzazione al consumo umano dell'acqua, resa di recente dall'Asp di Reggio Calabria. Ci interessa, lo chiariamo a scanso di altri equivoci, il progetto della bonifica della discarica trasmesso alla Regione Calabria a tre giorni dall'inaugurazione dell'impianto del Menta. Bisogna infatti capire come, dove e con quali garanzie verranno spostati i materiali ivi insistenti.
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