Marcia per la terra e la salute in difesa della biovalle del Nikà


Fanno bene a protestare civilmente i cittadini e gli agricoltori della biovalley del Nikà, a ridosso del comune di Scala Coeli (CS) contro l’ampliamento di una discarica che rischia di compromettere il territorio. Se impegni istituzionali non mi avessero trattenuto a Roma, anche io avrei partecipato alla ‘Marcia per la terra e la salute in difesa della biovalle del Nikà’. In questi anni ho più volte visitato la discarica di Scala Coeli e diverse sono state le interrogazioni parlamentari volte alla chiusura della discarica ed alla bonifica della zona. A mio avviso è impensabile distruggere l’economia di un territorio per difendere gli interessi di pochi attraverso una discarica illegittima.
Impianti inquinanti di tale portata non possono sorgere a ridosso di territori in cui si lavorano prodotti agricoli biologici e coperti da marchi Dop o Igp. A tale scopo ho anche presentato una proposta di legge, ma il Partito Democratico, evidentemente, non può tradire chi ha interessi nella gestione dei rifiuti. Bisogna proteggere l’economia e la salute della valle del Nikà, anche impedendo che l’impianto di Scala Coeli continui a ricevere rifiuti»
Sono molteplici i casi calabresi di discariche o impianti inquinanti fatti sorgere dove non dovrebbero. Non comprendo quale scopo abbia una politica che incentiva ed incoraggia comportamenti come questo. Dobbiamo sfruttare le ricchezze del nostro territorio, non distruggerlo per difendere gli interessi dei soliti noti. Oliverio chiuda una volta per tutte questa vergognosa vicenda, anche solo per rispettare il tanto sventolato piano rifiuti in cui si prevedono discariche zero.

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