Il governo si mobiliti con urgenza per poter garantire la bonifica dell’area di Località Panizzi, nel comune di Siderno, presso il ‘Laboratorio BP Srl’. E' quando ho chiesto in un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’ambiente e della salute ed al Presidente del Consiglio Gentiloni.
Il sindaco di Siderno ha chiamato i calabresi a presenziare ad una manifestazione indetta per sabato 8 luglio per sensibilizzare il governo al fine di inserire l’area di località Palizzi tra i Siti d’Interesse Nazionale. Sarò presente alla manifestazione, anche al fine di porre l’attenzione sulle continue emergenze ambientali della nostra regione.
Incredibilmente la politica ha dimenticato Siderno per più di 20 anni. È infatti dal 1994, a seguito dell’esplosione di un reattore, che l’area sidernese è in una situazione di vera e propria emergenza. Non è pensabile immaginare che un comune possa farsi carico di una bonifica di questa portata, che interessa 900 fusti che si stanno deteriorando, causando problemi di salute ai cittadini.
La messa in sicurezza del territorio deve essere la priorità per la Calabria. La nostra regione deve ripartire dai temi ambientali, non solo per potersi rilanciare sotto il profilo strettamente turistico, ma innanzitutto per garantire la salvaguardia della salute dei propri cittadini.
Di seguito il testo dell'interrogazione parlamentare:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute - Per sapere - premesso che:
nel 1994, in località Pantanizzi, nel comune di Siderno (Reggio Calabria), è esploso un reattore del Laboratorio/BP – intermedi organici farmaceutici. Sarebbero, da notizie di stampa, ben 77 le sostanze cancerogene, genotossiche, teratogene, ecotossiche, irritanti e corrosive contenute all’interno di centinaia di bidoni, a tutt’oggi, abbandonati a Siderno (RC). Due sono i principali rischi: l’emissione di veleni nell’aria (l'idrazina ed il diclorobenzene arrecano danni cronici anche a bassissime concentrazioni ) e lo sversamento nel terreno e dunque l’infiltrazione nelle falde acquifere con danni irreparabili per l’ambiente e per la salute umana;
con Ordinanza del Commissario n° 2467 del 5 maggio 2003 è stata disposta ed eseguita una prima parziale bonifica con la quale sono state smaltite 549 tonnellate di rifiuti tossici, ben al di sopra delle 300 inizialmente previste dal piano dei lavori. Ciononostante sarebbero 900 le tonnellate ancora da smaltire a soli 50 metri dalle case e non molto lontano dal centro cittadino che verrebbe coinvolto in caso di imprevisti,
molti dei fusti contenenti i rifiuti sono detoriorati e si assiste alla fuoriuscita di materiale e la conseguente propagazione nell’atmosfera delle sopra esposte sostanze tossiche;
a Siderno sono in aumento tumori e morti per leucemia ed il sindaco, in più occasioni, ha chiesto, senza ahimè ottenerlo, un intervento urgente della Regione Calabria e del Governo e sta informando - l’ultima nota è del 20 giugno scorso – sui danni per l’ambiente e la salute dei cittadini che vi abitano;
negli ultimi tredici anni negli archivi del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria non vi è traccia di alcuna domanda formale di inserimento nei piani di bonifica della suddetta area -:
se con urgenza non ritenga di promuovere iniziative atte ad effettuare una efficace quanto urgente bonifica dell’area citata nelle premesse che i cittadini attendono da ben 13 anni.
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Il sindaco di Siderno ha chiamato i calabresi a presenziare ad una manifestazione indetta per sabato 8 luglio per sensibilizzare il governo al fine di inserire l’area di località Palizzi tra i Siti d’Interesse Nazionale. Sarò presente alla manifestazione, anche al fine di porre l’attenzione sulle continue emergenze ambientali della nostra regione.
Incredibilmente la politica ha dimenticato Siderno per più di 20 anni. È infatti dal 1994, a seguito dell’esplosione di un reattore, che l’area sidernese è in una situazione di vera e propria emergenza. Non è pensabile immaginare che un comune possa farsi carico di una bonifica di questa portata, che interessa 900 fusti che si stanno deteriorando, causando problemi di salute ai cittadini.
La messa in sicurezza del territorio deve essere la priorità per la Calabria. La nostra regione deve ripartire dai temi ambientali, non solo per potersi rilanciare sotto il profilo strettamente turistico, ma innanzitutto per garantire la salvaguardia della salute dei propri cittadini.
Di seguito il testo dell'interrogazione parlamentare:
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute - Per sapere - premesso che:
nel 1994, in località Pantanizzi, nel comune di Siderno (Reggio Calabria), è esploso un reattore del Laboratorio/BP – intermedi organici farmaceutici. Sarebbero, da notizie di stampa, ben 77 le sostanze cancerogene, genotossiche, teratogene, ecotossiche, irritanti e corrosive contenute all’interno di centinaia di bidoni, a tutt’oggi, abbandonati a Siderno (RC). Due sono i principali rischi: l’emissione di veleni nell’aria (l'idrazina ed il diclorobenzene arrecano danni cronici anche a bassissime concentrazioni ) e lo sversamento nel terreno e dunque l’infiltrazione nelle falde acquifere con danni irreparabili per l’ambiente e per la salute umana;
con Ordinanza del Commissario n° 2467 del 5 maggio 2003 è stata disposta ed eseguita una prima parziale bonifica con la quale sono state smaltite 549 tonnellate di rifiuti tossici, ben al di sopra delle 300 inizialmente previste dal piano dei lavori. Ciononostante sarebbero 900 le tonnellate ancora da smaltire a soli 50 metri dalle case e non molto lontano dal centro cittadino che verrebbe coinvolto in caso di imprevisti,
molti dei fusti contenenti i rifiuti sono detoriorati e si assiste alla fuoriuscita di materiale e la conseguente propagazione nell’atmosfera delle sopra esposte sostanze tossiche;
a Siderno sono in aumento tumori e morti per leucemia ed il sindaco, in più occasioni, ha chiesto, senza ahimè ottenerlo, un intervento urgente della Regione Calabria e del Governo e sta informando - l’ultima nota è del 20 giugno scorso – sui danni per l’ambiente e la salute dei cittadini che vi abitano;
negli ultimi tredici anni negli archivi del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria non vi è traccia di alcuna domanda formale di inserimento nei piani di bonifica della suddetta area -:
se con urgenza non ritenga di promuovere iniziative atte ad effettuare una efficace quanto urgente bonifica dell’area citata nelle premesse che i cittadini attendono da ben 13 anni.
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