Apprezzo che il procuratore Nicola Gratteri abbia aperto un'inchiesta sulle condizioni di nuovi tratti della 106, mentre la Regione Calabria è rimasta colpevolmente a guardare. È l'ennesima riprova dell'insufficienza della politica, in primo luogo del governatore Oliverio, cui ricordo d'aver presentato già nell'aprile 2015 una specifica interrogazione al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, purtroppo ancora pendente. Nello specifico denunciavo formalmente che in tratti catanzaresi della nuova statale 106 vi erano stati crolli a danno della viabilità su alcune carreggiate. Soprattutto riportavo che la commissione preposta scrisse, in un verbale del dicembre 2004, di aver esaminato in modo approfondito il progetto di variante, individuando aspetti sostanziali incidenti in maniera negativa sulla valutazione complessiva. Perciò la stessa commissione ritenne opportuno non assegnare alcun punteggio alle proposte di variante, in quanto non ne riconobbe la migliore qualità. A Delrio chiesi se fosse a conoscenza dei fatti esposti e se si potesse evitare l'aumento degli oneri per riparare i danni conseguenti ai crolli, dato il parere negativo della commissione. Infine domandai al ministro il perché dei cedimenti, a distanza di soli tre anni dall'inaugurazione delle opere. Ancora una volta, farà luce soltanto la magistratura.
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