Garantire la trasparenza in etichetta dei prodotti alimentari indicati come 'integrali' ma che di fatto usano miscele che includono farine raffinate e premiare quelli che sono davvero '100% integrali' con la dicitura 'farine integre.
È questo, in sintesi, l'obiettivo della proposta di legge del M5S la cui discussione è stata avviata ieri in Commissione Agricoltura alla Camera. Ad oggi, i consumatori italiani si trovano costretti ad accettare prodotti etichettati come 'integrali' ma che, per la maggior parte, sono realizzati con farina raffinata industrialmente, la cosiddetta '00', a cui è aggiunta una crusca devitalizzata e finemente macinata. Pane, pasta, fette biscottate, cracker, prodotti da forno, biscotti e dolci preparati con farine bianche arricchite di crusca o cruschello che risultano privi del germe e non dispongono, quindi, di tutte le sostanze che cooperano per garantire il massimo assorbimento dei nutrienti e l'ottimale digeribilità, con tutti i relativi benefici per la salute che ne conseguono come testimoniato da recenti studi scientifici.
Con l'introduzione della dicitura 'farine integre' puntiamo a fare finalmente chiarezza e a distinguere i prodotti 100% integrali da quelli che vedono oggi le farine raffinate mischiate a crusca o cruschello. Avremo così un doppio beneficio: da un lato i consumatori potranno scegliere liberamente, avendo a disposizione informazioni corrette e non ingannevoli, dall'altro i produttori saranno tutelati perché vedranno valorizzato il loro prodotto che, finché la nostra normativa non entrerà in vigore, finisce per non avere una chiara e marcata differenziazione all'interno del generico calderone dei prodotti integrali. Confidiamo in un percorso condiviso con le altre forze politiche nella speranza che si giunga quanto prima al voto finale.
È questo, in sintesi, l'obiettivo della proposta di legge del M5S la cui discussione è stata avviata ieri in Commissione Agricoltura alla Camera. Ad oggi, i consumatori italiani si trovano costretti ad accettare prodotti etichettati come 'integrali' ma che, per la maggior parte, sono realizzati con farina raffinata industrialmente, la cosiddetta '00', a cui è aggiunta una crusca devitalizzata e finemente macinata. Pane, pasta, fette biscottate, cracker, prodotti da forno, biscotti e dolci preparati con farine bianche arricchite di crusca o cruschello che risultano privi del germe e non dispongono, quindi, di tutte le sostanze che cooperano per garantire il massimo assorbimento dei nutrienti e l'ottimale digeribilità, con tutti i relativi benefici per la salute che ne conseguono come testimoniato da recenti studi scientifici.
Con l'introduzione della dicitura 'farine integre' puntiamo a fare finalmente chiarezza e a distinguere i prodotti 100% integrali da quelli che vedono oggi le farine raffinate mischiate a crusca o cruschello. Avremo così un doppio beneficio: da un lato i consumatori potranno scegliere liberamente, avendo a disposizione informazioni corrette e non ingannevoli, dall'altro i produttori saranno tutelati perché vedranno valorizzato il loro prodotto che, finché la nostra normativa non entrerà in vigore, finisce per non avere una chiara e marcata differenziazione all'interno del generico calderone dei prodotti integrali. Confidiamo in un percorso condiviso con le altre forze politiche nella speranza che si giunga quanto prima al voto finale.
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