L'attuale completamento dell'aviosuperficie di Scalea (CS) desta molteplici dubbi, innanzitutto per l'ubicazione insicura e per le riscontrabili violazioni dei vincoli di legge. Grazie al prezioso aiuto del consigliere comunale 5 stelle di Scalea Renato Bruno, ho presentato una specifica interrogazione parlamentare, con la quale al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ho chiesto se in proposito «non ritenga urgente avviare un'indagine conoscitiva.
Siamo alle solite, cioè all'impiego molto leggero di risorse europee senza le necessarie verifiche tecniche sull'area del progetto e senza considerazione per l'ambiente, che il palazzo non intende come bene comune. A riguardo l'amministrazione regionale di centrosinistra è in perfetta continuità con la precedente.
Tali metodi di gestione del territorio rivelano la mentalità affaristica di un'intera classe politica, la quale scambia il progresso con i cantieri, a prescindere dall'utilità reale delle opere e dal rispetto dell'ambiente. Le storie della vicina statale 18 non hanno insegnato nulla agli amministratori nostrani, che continuano a ignorare la cementificazione selvaggia lungo il percorso, la devastazione del paesaggio e i danni provocati alla costa, peraltro notoriamente inquinata malgrado i silenzi dominanti.
Nell'assenza perpetua del Comune di Scalea e della Regione Calabria, il ministro Delrio dovrà fornire risposte rapide, invertendo la prassi di Renzi e codazzo, che in Calabria si riempiono la bocca.
Leggi QUI il testo dell'interrogazione parlamentare
Siamo alle solite, cioè all'impiego molto leggero di risorse europee senza le necessarie verifiche tecniche sull'area del progetto e senza considerazione per l'ambiente, che il palazzo non intende come bene comune. A riguardo l'amministrazione regionale di centrosinistra è in perfetta continuità con la precedente.
Tali metodi di gestione del territorio rivelano la mentalità affaristica di un'intera classe politica, la quale scambia il progresso con i cantieri, a prescindere dall'utilità reale delle opere e dal rispetto dell'ambiente. Le storie della vicina statale 18 non hanno insegnato nulla agli amministratori nostrani, che continuano a ignorare la cementificazione selvaggia lungo il percorso, la devastazione del paesaggio e i danni provocati alla costa, peraltro notoriamente inquinata malgrado i silenzi dominanti.
Nell'assenza perpetua del Comune di Scalea e della Regione Calabria, il ministro Delrio dovrà fornire risposte rapide, invertendo la prassi di Renzi e codazzo, che in Calabria si riempiono la bocca.
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