La settimana scorsa è stato approvato alla Camera il “Collegato Agricoltura”, un provvedimento che ha visto approvati molti nostri emendamenti e ordini del giorno.
In particolare, grazie a un emendamento presentato in origine dal M5S e successivamente inserito tra quelli del relatore, siamo riusciti a modificare la normativa in ambito apistico, infatti finalmente “È fatto obbligo a chiunque detiene alveari di farne, a proprie spese, denuncia e comunicazione di variazione alla banca dati dell’anagrafe apistica nazionale (BDA), di cui al decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 4 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 aprile 2010. Chiunque contravviene all’obbligo di denuncia della detenzione di alveari o di comunicazione della loro variazione all’anagrafe apistica nazionale è soggetto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 4.000 euro.”.
Altro punto importante inserito nell’emendamento, è quello che riguarda gli apicoltori che hanno subito danni dal parassita Aethina Tumida e ai quali ora grazie al Movimento 5 Stelle “è consentita l’immediata reintroduzione dello stesso numero di alveari perduti nella zona di protezione. Tali alveari devono provenire da allevamenti dichiarati indenni dalla presenza del parassita Aethina tumida ed essere accompagnati da idoneo certificato sanitario dei servizi veterinari territorialmente competenti.”.
In particolare, grazie a un emendamento presentato in origine dal M5S e successivamente inserito tra quelli del relatore, siamo riusciti a modificare la normativa in ambito apistico, infatti finalmente “È fatto obbligo a chiunque detiene alveari di farne, a proprie spese, denuncia e comunicazione di variazione alla banca dati dell’anagrafe apistica nazionale (BDA), di cui al decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 4 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 93 del 22 aprile 2010. Chiunque contravviene all’obbligo di denuncia della detenzione di alveari o di comunicazione della loro variazione all’anagrafe apistica nazionale è soggetto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 4.000 euro.”.
Altro punto importante inserito nell’emendamento, è quello che riguarda gli apicoltori che hanno subito danni dal parassita Aethina Tumida e ai quali ora grazie al Movimento 5 Stelle “è consentita l’immediata reintroduzione dello stesso numero di alveari perduti nella zona di protezione. Tali alveari devono provenire da allevamenti dichiarati indenni dalla presenza del parassita Aethina tumida ed essere accompagnati da idoneo certificato sanitario dei servizi veterinari territorialmente competenti.”.
Ci urge infine segnalare con grande soddisfazione l’approvazione di un nostro ODG che riguarda l’annoso quanto surreale problema dell’IVA sulla pappa reale.
Questa, infatti, è calcolata a regime ordinario nonostante la pappa reale sia a tutti gli effetti un prodotto agricolo per come lo è il miele e gli altri prodotti apistici ai sensi dell’articolo 2 comma 2 della Legge 24 dicembre 2004, n. 313! Il nostro atto impegna il Governo a rivedere questo regime e a ridurlo per come la logica vorrebbe.
Infine grazie ad un altro ODG da noi presentato il Governo si è impegnato a rivedere la normativa riguardante il coordinamento tra le Banche dati apistiche regionali con la nazionale, affinché vi sia un’unica registrazione da parte dei soggetti interessati, eliminando quelle incongruenze più volte denunciate che troppo spesso sfociavano in sanzioni non eque.
Purtroppo, maggioranza e governo hanno nuovamente bocciato un nostro emendamento che proponiamo continuamente da quasi 3 anni in ogni provvedimento utile al fine di vietare, in qualsiasi periodo dell'anno, trattamenti antiparassitari condotti con l'utilizzo di prodotti fitosanitari ed erbicidi a base di neonicotinoidi, ovvero di pesticidi sistemici in grado di persistere nell'apparato vascolare della pianta causando gravi fenomeni di apicidio. L'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha da tempo pubblicato le nuove linee guida per la valutazione del rischio da pesticidi per la sopravvivenza delle api; di fatto, pur con qualche limite, la proposta dell'EFSA segna un netto miglioramento per quanto riguarda la valutazione del rischio rispetto a quanto proposto in precedenza dall'Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante. Le gravi carenze dell'attuale procedura di valutazione del rischio dei pesticidi per le api sono state pienamente riconosciute dall'EFSA che ha quindi proposto un nuovo approccio al problema sottolineando l'importanza di considerare le vie principali di esposizione, gli effetti sub-letali e cronici per le api adulte, la tossicità per le larve, così come le altre contaminazioni che possono influenzare la sopravvivenza e lo sviluppo delle colonie d'api, come ad esempio l'impatto sulle ghiandole ipo-faringee. Nonostante la validità del lavoro svolto da EFSA e sostenuto dalla comunità scientifica internazionale, le aziende agrochimiche e alcuni rappresentanti governativi non hanno mancato di manifestare la loro netta contrarietà (confermata dal loro voto contrario al nostro emendamento proposto più volte) a un orientamento che vede la drastica riduzione dell'uso di pesticidi e prodotti chimici al fine di salvaguardare la vita preziosa delle nostre api. Su questa vicenda, non smetteremo mai di lottare perchè le api sono le sentinelle della nostra biodiversità, quindi fondamentali per la nostra vita.
Purtroppo, maggioranza e governo hanno nuovamente bocciato un nostro emendamento che proponiamo continuamente da quasi 3 anni in ogni provvedimento utile al fine di vietare, in qualsiasi periodo dell'anno, trattamenti antiparassitari condotti con l'utilizzo di prodotti fitosanitari ed erbicidi a base di neonicotinoidi, ovvero di pesticidi sistemici in grado di persistere nell'apparato vascolare della pianta causando gravi fenomeni di apicidio. L'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha da tempo pubblicato le nuove linee guida per la valutazione del rischio da pesticidi per la sopravvivenza delle api; di fatto, pur con qualche limite, la proposta dell'EFSA segna un netto miglioramento per quanto riguarda la valutazione del rischio rispetto a quanto proposto in precedenza dall'Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante. Le gravi carenze dell'attuale procedura di valutazione del rischio dei pesticidi per le api sono state pienamente riconosciute dall'EFSA che ha quindi proposto un nuovo approccio al problema sottolineando l'importanza di considerare le vie principali di esposizione, gli effetti sub-letali e cronici per le api adulte, la tossicità per le larve, così come le altre contaminazioni che possono influenzare la sopravvivenza e lo sviluppo delle colonie d'api, come ad esempio l'impatto sulle ghiandole ipo-faringee. Nonostante la validità del lavoro svolto da EFSA e sostenuto dalla comunità scientifica internazionale, le aziende agrochimiche e alcuni rappresentanti governativi non hanno mancato di manifestare la loro netta contrarietà (confermata dal loro voto contrario al nostro emendamento proposto più volte) a un orientamento che vede la drastica riduzione dell'uso di pesticidi e prodotti chimici al fine di salvaguardare la vita preziosa delle nostre api. Su questa vicenda, non smetteremo mai di lottare perchè le api sono le sentinelle della nostra biodiversità, quindi fondamentali per la nostra vita.
Un particolare ringraziamento va al mondo apistico che tramite le sue associazioni ha comunicato tante istanze al nostro gruppo Parlamentare che ha così potuto mettersi al servizio di quelle persone che quotidianamente si confrontano con le problematiche del proprio lavoro.
Massimiliano Bernini e Paolo Parentela, portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Massimiliano Bernini e Paolo Parentela, portavoce M5S alla Camera dei Deputati
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