A seguito dell’incresciosa vicenda dell’acqua contenente arsenico nel comune di Sellia Marina, che ha visto il sindaco tacere sulle analisi condotte dall’Asp, è necessario intervenire con urgenza, anche attraverso i fondi Cipe stanziati per le emergenze idriche. Sulla vicenda ho rivolto un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’ambiente e della salute. Si deve verificare se l’inquinamento della falda è dipeso dalla vicina discarica di San Simone su cui sarebbe opportuno che i carabinieri del comando per la tutela dell’ambiente svolgessero urgentemente una verifica ai pozzi piezometrici. La vicenda di Sellia Marina è davvero preoccupante e deve far riflettere il governo sulla necessità di potenziare le attività di vigilanza sulle falde acquifere e sull’erogazione dell’acqua per uso domestico. Il Sindaco di Sellia Marina avrebbe dovuto avvisare immediatamente i cittadini, in quanto la presenza di arsenico nell’acqua utilizzata a fini domestici è molto rischioso per la salute umana. Sindaco e Prefetto devono delle spiegazioni ai cittadini, che rischiano di pagare caro sulla propria pelle la grave dimenticanza delle autorità. A questo punto ci chiariscano almeno se e quali provvedimenti urgenti sono stati adottati e quali interventi di bonifica saranno effettuati per rendere le tubature prive di residui di arsenico. Inoltre il governo ci dica quali iniziative concrete abbia intrapreso a seguito dell'avvio della procedura d'infrazione n. 2014–2125 sulla cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dell'acqua destinata al consumo umano.
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