Il glifosato, uno dei pesticidi introdotto dalla Monsanto, è cancerogeno. La conferma della minaccia che aleggia sulle nostre tavole ora arriva anche dagli Stati Uniti. L’Agenzia per la protezione dell’ambiente della California, infatti, vuole che sulle etichette dei prodotti contenenti l’erbicida sia inserita l’avvertenza che si tratta di un “prodotto cancerogeno”. Una decisione derivante dal fatto che lo scorso marzo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno”.
E in Italia? Noi del MoVimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura abbiamo presentato al Governo già da diversi mesi un’interrogazione e una mozione ma l’Esecutivo non si è degnato di dare alcuna risposta. Evidentemente le priorità dell’agenda di Governo sono altre. Perché preoccuparsi dei veleni che finiscono nel nostro piatto se ci sono questioni di gran lunga più “vitali” come ad esempio la vetrina di Expo?... Tra le istanze avanzate dal M5S al Governo nei due provvedimenti, ci sono: la richiesta su quali iniziative l’Esecutivo intenda adottare per ridurre l’impatto degli erbicidi sull’ambiente e sulla salute; la necessità di sostenere e intensificare l’attività di ricerca scientifica sugli effetti che nel tempo possono provocare tali sostanze e garantire ai cittadini una corretta informazione, a partire dall’indicazione in etichetta dei prodotti alimentari. Una questione che in questi giorni in Italia ha determinato anche la mobilitazione di numerose associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica che chiedono il bando della produzione, commercializzazione e uso del glifosato. Perché il Governo non si degna di rispondere? A quali interessi in realtà sta dando ascolto? Se vuole sedare ogni dubbio, risponda all’interrogazione e alla mozione depositate dal M5S. O il suo silenzio lo renderà complice.
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