Bloccare i roghi a tappeto delle arnie in Calabria, risarcire gli apicoltori, pianificare i controlli anche nelle regioni limitrofe - come Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia - e affiancare all'unità di crisi del Ministero della Salute le necessarie competenze entomologiche, agronomiche ed apistiche in modo da coordinare un piano di monitoraggio e contenimento fino ad oggi assente. È questo in sintesi il contenuto dell'interrogazione sull'infezione degli alveari nel Sud Italia che ho depositato e rivolta ai ministri di Politiche Agricole, Salute ed Economia e delle Finanze.
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Le Regioni Calabria e Sicilia insieme ai Ministeri dell'Agricoltura e della Salute si stanno dimostrando incapaci di arginare il fenomeno 'aethina tumida' che si sta espandendo in aree più vaste infestando le arnie degli apicoltori e mettendo in serio pericolo l'apicoltura italiana.
Il nuovo focolaio scoperto a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e la confermata presenza dell'insetto nelle arnie calabresi, sta instaurando un regime di paura e terrore tra gli apicoltori. Le contromisure adottate dal Ministro della Salute e dalla Regione Calabria si sono rilevate sbagliate: i roghi senza un adeguato indennizzo agli apicoltori hanno provocato il silenzio degli operatori del settori. Così, per non subire danni economici, nessuno ha denunciato alle autorità la presenza del coleottero Aethina Tumida e questo ha peggiorato la situazione.
Bisogna intervenire subito per evitare che l'apicoltura nel nostro Paese venga ulteriormente danneggiata dalla presenza dell'insetto. Sostenere l'apicoltura vuol dire sostenere un importante settore per lo sviluppo economico e la biodiversità del nostro Paese.
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