Bisogna scongiurare il danno ambientale e le relative procedure d’infrazione da parte dell’UE per l’impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani in località Ponticelli, a Crotone. Il PD non rimanga a guardare. Ho depositato sul tema un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente e contestualmente una lettera al Governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, alla Procura ed al Prefetto di Crotone in cui chiede di «promuovere una verifica da parte del comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente nell’ottica di scongiurare l'inquinamento ambientale derivante dallo sversamento in mare del percolato prodotto dall’impianto. Ho visitato di persona l’impianto di Ponticelli soltanto qualche settimana fa, insieme alla parlamentare europea M5S Laura Ferrara, ed ho potuto vedere con i miei occhi lo stato delle cose. Laura Ferrara ha già interpellato la commissione UE, che aprirà un’inchiesta. L’impianto attualmente opera in assenza del parere sanitario favorevole, ritirato dal Servizio di Igiene Ambientale dall’Asp di Crotone a settembre del 2011.
Il percolato prodotto dall’impianto va a finire direttamente in mare. Un vero e proprio disastro ambientale, che coinvolge una delle città più inquinate d’Italia e mette a rischio la salute dei cittadini che risiedono in zona, costretti a convivere con un odore nauseabondo. Un vero dramma, soprattutto se si considera la chiara vocazione turistica della zona.
La vicenda non può essere trattata con la solita negligenza da parte della politica calabrese. Chi ha concesso la possibilità di operare ad un impianto in quelle condizioni non vuole il bene della propria terra. Stendo un velo pietoso sul sindaco Vallone, che ha abbandonato i suoi cittadini. Si agisca con immediatezza per fermare questo scempio inaudito.
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Il percolato prodotto dall’impianto va a finire direttamente in mare. Un vero e proprio disastro ambientale, che coinvolge una delle città più inquinate d’Italia e mette a rischio la salute dei cittadini che risiedono in zona, costretti a convivere con un odore nauseabondo. Un vero dramma, soprattutto se si considera la chiara vocazione turistica della zona.
La vicenda non può essere trattata con la solita negligenza da parte della politica calabrese. Chi ha concesso la possibilità di operare ad un impianto in quelle condizioni non vuole il bene della propria terra. Stendo un velo pietoso sul sindaco Vallone, che ha abbandonato i suoi cittadini. Si agisca con immediatezza per fermare questo scempio inaudito.
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