MA CI RENDIAMO CONTO? È UN'ASSURDITÀ!
Ho inviato una dettagliata lettera rivolta all'Aeeg (Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico) sul tema.
La determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua è ascrivibile alla materia della tutela dell'ambiente e a quella della tutela della concorrenza, ambedue di competenza legislativa esclusiva dello Stato e dunque l'adeguamento della tariffa è precluso alle Regioni. Inoltre, con la deliberazione numero 248/1997, il Cipe ha stabilito che anche il prezzo di cessione dell'acqua all'ingrosso agli enti resta regolato dalle direttive Cipe.
Nella lettera ho chiesto all'Aeeg se non ritenga che la Regione Calabria abbia operato senza averne la competenza in merito con conseguente aggravio di costi a carico dei cittadini calabresi e quali iniziative intenda intraprendere nel merito.
Probabilmente siamo di fronte all'ennesimo paradosso tutto calabrese, con la Sorical che in questi mesi procede alla riduzione della fornitura d'acqua verso i Comuni morosi, che però sono debitori per una tariffa che non è legale. I soliti fili ingarbugliati propri della vecchia politica e della burocrazia di questa regione.
L'ACQUA E' UN BENE PUBBLICO ED UN DIRITTO DEI CITTADINI!
In Calabria, invece, viene evidentemente utilizzato ad uso e costumo di burocrati e politici, come il solito mezzo per fare profitto privando i cittadini di un diritto fondamentale.
Ho inviato una dettagliata lettera rivolta all'Aeeg (Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico) sul tema.
La determinazione della tariffa relativa ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell'acqua è ascrivibile alla materia della tutela dell'ambiente e a quella della tutela della concorrenza, ambedue di competenza legislativa esclusiva dello Stato e dunque l'adeguamento della tariffa è precluso alle Regioni. Inoltre, con la deliberazione numero 248/1997, il Cipe ha stabilito che anche il prezzo di cessione dell'acqua all'ingrosso agli enti resta regolato dalle direttive Cipe.
Nella lettera ho chiesto all'Aeeg se non ritenga che la Regione Calabria abbia operato senza averne la competenza in merito con conseguente aggravio di costi a carico dei cittadini calabresi e quali iniziative intenda intraprendere nel merito.
Probabilmente siamo di fronte all'ennesimo paradosso tutto calabrese, con la Sorical che in questi mesi procede alla riduzione della fornitura d'acqua verso i Comuni morosi, che però sono debitori per una tariffa che non è legale. I soliti fili ingarbugliati propri della vecchia politica e della burocrazia di questa regione.
L'ACQUA E' UN BENE PUBBLICO ED UN DIRITTO DEI CITTADINI!
In Calabria, invece, viene evidentemente utilizzato ad uso e costumo di burocrati e politici, come il solito mezzo per fare profitto privando i cittadini di un diritto fondamentale.
Commenti
Posta un commento