Il Ministro Alfano garantisca un presidio di legalità costante e permanente nella città di Catanzaro che possa contare su un incremento di uomini, mezzi e dotazioni. È quanto chiedo in un’ulteriore interrogazione al Ministro degli Interni.
Infatti, già ad aprile scorso ho presentato un atto di sindacato ispettivo ad Alfano, per interessarlo all’escalation criminale che sta vivendo la città. Ad oggi la mia richiesta è rimasta inascoltata, mentre a Catanzaro continuano gli episodi di violenza strettamente legati alla criminalità organizzata.
Nell’interrogazione ho voluto porre l’attenzione sugli stretti legami tra 'ndrangheta e comunità Rom, risultato del pessimo esempio di integrazione dato dalla politica cittadina ormai trenta anni fa. In tutta Catanzaro c’è bisogno di avvertire una maggiore presenza dello Stato, specialmente nei quartieri sud. I recenti episodi di aggressione alle forze dell’ordine nel quartiere Aranceto rappresentano l’esempio lampante di come le ‘ndrine a cui la comunità Rom fanno riferimento abbiano ormai lo strapotere su alcuni quartieri periferici della città, da dove i cittadini onesti sono ormai costretti a scappare.
Le visite della commissione antimafia, per quanto opportune, non bastano. Il governo deve subito prendere in mano la situazione e garantire un controllo capillare ed efficace del territorio ed intervenire per prevenire le connivenze tra la politica e la criminalità organizzata in città. I catanzaresi si sentono abbandonati dalle istituzioni e la sfiducia si riflette nella paura di denunciare, il che avvantaggia ulteriormente i malviventi della città.
Infatti, già ad aprile scorso ho presentato un atto di sindacato ispettivo ad Alfano, per interessarlo all’escalation criminale che sta vivendo la città. Ad oggi la mia richiesta è rimasta inascoltata, mentre a Catanzaro continuano gli episodi di violenza strettamente legati alla criminalità organizzata.
Nell’interrogazione ho voluto porre l’attenzione sugli stretti legami tra 'ndrangheta e comunità Rom, risultato del pessimo esempio di integrazione dato dalla politica cittadina ormai trenta anni fa. In tutta Catanzaro c’è bisogno di avvertire una maggiore presenza dello Stato, specialmente nei quartieri sud. I recenti episodi di aggressione alle forze dell’ordine nel quartiere Aranceto rappresentano l’esempio lampante di come le ‘ndrine a cui la comunità Rom fanno riferimento abbiano ormai lo strapotere su alcuni quartieri periferici della città, da dove i cittadini onesti sono ormai costretti a scappare.
Le visite della commissione antimafia, per quanto opportune, non bastano. Il governo deve subito prendere in mano la situazione e garantire un controllo capillare ed efficace del territorio ed intervenire per prevenire le connivenze tra la politica e la criminalità organizzata in città. I catanzaresi si sentono abbandonati dalle istituzioni e la sfiducia si riflette nella paura di denunciare, il che avvantaggia ulteriormente i malviventi della città.
Commenti
Posta un commento