Ho chiesto con una seconda interrogazione sulla vicenda al Ministro del Lavoro Poletti e al Ministro dello sviluppo economico di tutelare i lavoratori coinvolti nella vertenza Infocontact.
Con i miei colleghi Dalila Nesci, Federica Dieni e Nicola Morra parteciperò al sit-in organizzato dai lavoratori domani 11 marzo dalle ore 11 a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per sollecitare l'interessamento concreto del Governo, che deve dare risposte ai quei lavoratori che rischiano il posto o il dimezzamento delle ore lavorative a causa di una crisi aziendale che non dipende da loro.
I dipendenti delle sedi periferiche di Infocontact rischiano di dover accettare condizioni lavorative che non consentirebbero loro neanche di coprire le spese di viaggio per raggiungere il posto di lavoro. Tutto ciò è intollerabile.
I dipendenti di infocontact non chiedono ammortizzatori sociali, chiedono lavoro. Il governo ha l'obbligo di intervenire per scongiurare quella che potrebbe tramutarsi in una vera e propria catastrofe sociale, specie in Calabria, dove è fortissima la crisi occupazionale.
Con i miei colleghi Dalila Nesci, Federica Dieni e Nicola Morra parteciperò al sit-in organizzato dai lavoratori domani 11 marzo dalle ore 11 a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per sollecitare l'interessamento concreto del Governo, che deve dare risposte ai quei lavoratori che rischiano il posto o il dimezzamento delle ore lavorative a causa di una crisi aziendale che non dipende da loro.
I dipendenti delle sedi periferiche di Infocontact rischiano di dover accettare condizioni lavorative che non consentirebbero loro neanche di coprire le spese di viaggio per raggiungere il posto di lavoro. Tutto ciò è intollerabile.
I dipendenti di infocontact non chiedono ammortizzatori sociali, chiedono lavoro. Il governo ha l'obbligo di intervenire per scongiurare quella che potrebbe tramutarsi in una vera e propria catastrofe sociale, specie in Calabria, dove è fortissima la crisi occupazionale.
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