Con un esposto alla procura di Roma abbiamo denunciato il governo di Matteo Renzi, che non ha ancora nominato il commissario per l'attuazione del piano di rientro della sanità calabrese, con danni enormi per gli ospedali e i distretti.
L'esposto nasce dalla prolungata omissione del governo, che non ha provveduto alla nomina del commissario, nonostante i ripetuti richiami e le interrogazioni del Movimento cinque stelle, malgrado gli sprechi di denaro pubblico e la grandissima disorganizzazione della rete, che può causare gravi episodi di malasanità nella regione.
Vedremo se adesso il governo nominerà il commissario, che manca dal 10 dicembre scorso, data della proclamazione del nuovo governatore regionale. La volontà del governo di procedere a nomina politica si è manifestata attraverso l'omessa investitura del nuovo governatore della Calabria nei consigli dei ministri tenutisi sino al 31 dicembre 2014. Come ribadito dall'Avvocatura dello Stato, occorreva procedere, invece, ad assegnare l'incarico al nuovo governatore. Qualcuno dovrà pur rispondere degli squallidi giochi nei palazzi romani, che stanno impedendo la tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi.
L'esposto nasce dalla prolungata omissione del governo, che non ha provveduto alla nomina del commissario, nonostante i ripetuti richiami e le interrogazioni del Movimento cinque stelle, malgrado gli sprechi di denaro pubblico e la grandissima disorganizzazione della rete, che può causare gravi episodi di malasanità nella regione.
Vedremo se adesso il governo nominerà il commissario, che manca dal 10 dicembre scorso, data della proclamazione del nuovo governatore regionale. La volontà del governo di procedere a nomina politica si è manifestata attraverso l'omessa investitura del nuovo governatore della Calabria nei consigli dei ministri tenutisi sino al 31 dicembre 2014. Come ribadito dall'Avvocatura dello Stato, occorreva procedere, invece, ad assegnare l'incarico al nuovo governatore. Qualcuno dovrà pur rispondere degli squallidi giochi nei palazzi romani, che stanno impedendo la tutela del diritto alla salute dei cittadini calabresi.
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