Con il Decreto ‘sblocca Italia’ il Governo continua a porre in atto grandi manovre per impedire che sia dato seguito alla volontà popolare sul referendum dell’acqua! Il decreto modifica profondamente la disciplina riguardante la gestione del bene acqua arrivando ad imporre un unico gestore in ciascun ambito territoriale e individuando, sostanzialmente, nelle grandi aziende e multiutilities, di cui diverse già quotate in borsa, i poli aggregativi.
Il Governo procederà alla piena realizzazione del piano di privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni anche attraverso la Legge di Stabilità. Ciò significa dare più potere ad aziende come la Sorical Spa, che in Calabria tanti danni sta facendo al servizio idrico integrato, a discapito dei cittadini e della collettività, sia in termini strettamente economici che di efficienza di un servizio che rappresenta un diritto fondamentale dei cittadini. Ma non è soltanto la gestione dell’acqua a preoccuparci: trivelle, inceneritori, finte bonifiche, cemento e opere inutili nelle nostre città. Il decreto, l'ennesimo incostituzionale del Governo Renzi, avrebbe dovuto chiamarsi ‘Sfascia Italia’, per questo motivo abbiamo chiamato a combattere tutti i consiglieri comunali e regionali M5S che hanno preparato mozioni e risoluzioni contro il decreto in discussione alla Camera.
Non appena arriveremo al Governo della Regione Calabria con Cono Cantelmi, il nostro candidato Presidente, faremo quanto necessario per restituire ai cittadini la gestione del servizio idrico integrato e toglierlo dalle mani delle multinazionali come Veolia, che punta al profitto senza, magari, badare alla salubrità dell’acqua, condizione necessaria per preservare la salute dei cittadini e per restituire un servizio veramente efficiente.
Il Governo procederà alla piena realizzazione del piano di privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni anche attraverso la Legge di Stabilità. Ciò significa dare più potere ad aziende come la Sorical Spa, che in Calabria tanti danni sta facendo al servizio idrico integrato, a discapito dei cittadini e della collettività, sia in termini strettamente economici che di efficienza di un servizio che rappresenta un diritto fondamentale dei cittadini. Ma non è soltanto la gestione dell’acqua a preoccuparci: trivelle, inceneritori, finte bonifiche, cemento e opere inutili nelle nostre città. Il decreto, l'ennesimo incostituzionale del Governo Renzi, avrebbe dovuto chiamarsi ‘Sfascia Italia’, per questo motivo abbiamo chiamato a combattere tutti i consiglieri comunali e regionali M5S che hanno preparato mozioni e risoluzioni contro il decreto in discussione alla Camera.
Non appena arriveremo al Governo della Regione Calabria con Cono Cantelmi, il nostro candidato Presidente, faremo quanto necessario per restituire ai cittadini la gestione del servizio idrico integrato e toglierlo dalle mani delle multinazionali come Veolia, che punta al profitto senza, magari, badare alla salubrità dell’acqua, condizione necessaria per preservare la salute dei cittadini e per restituire un servizio veramente efficiente.
era del 2011 il referendum
RispondiElimina