Siamo vicini in concreto alle vittime del sangue infetto, che stamani hanno manifestato a Catanzaro per il diritto agli indennizzi, previsti dalla legge ma bloccati per fondi che lo Stato tarda a mandare.
In un’interrogazione del maggio scorso, purtroppo rimasta senza risposta, abbiamo chiesto ai ministri della Salute e dell’Economia di agire nel rispetto della sentenza del 3 settembre 2013 della Corte Edu, che per gli indennizzi imponeva la conclusione dell’accordo Stato-Regioni, ancora in corso, entro il 3 giugno 2014.
Nello stesso atto, poi, abbiamo preteso dai due ministri il corretto adempimento della legge 210/’92 e garanzie sui rimborsi alle Regioni, insistendo sul ripristino dei finanziamenti dal 2012 e sugli arretrati della rivalutazione dell’indennità integrativa speciale.
Sul problema il governo Renzi è indifferente, immobile. I soldi spettanti ai pazienti sono un mero rimedio materiale ai danni che la cultura delle mazzette ha provocato negli ospedali italiani, con trasfusioni spesso incontrollate. Adesso invitiamo la Regione Calabria a provvedere con propri anticipi. Rinunciando alle nomine dirigenziali abusive, gli Scopelliti’s possono trovare i soldi per gli ammalati.
Commenti
Posta un commento