Embargo russo, il governo non lo aveva calcolato!

Un monitoraggio della situazione agroalimentare iniziato ad agosto, fuori tempo massimo. E misure economiche stanziate insufficienti. 
Non ci soddisfa affatto la risposta del ministro dell'Agricoltura Martina ricevuta in commissione, in merito al settore ortofrutticolo che sta subendo, in veneto più che nel resto d'Italia, le conseguenze dell'embargo Ue alla Russia. L'avevamo chiamato in causa perchè riteniamo davvero tardive le risposte del governo. Abbiamo appreso, davvero con sconcerto, che le conseguenze semplicemente... non erano state valutate!
Il ministro ha ammesso - rispondendo alle domande di Silvia Benedetti - di non aver prestato attenzione al comparto agricolo perché le sanzioni riguardavano i settori della difesa, dei beni tecnologici. 
Ma noi ci chiediamo: come si fa a non prevedere le reazioni della Russia a una simile politica estera? 
E ancora: i soldi stanziati - e comunque già bloccati - per il settore sono del tutto insufficienti. Parliamo di 125 milioni di euro stanziati per tutta l'Unione europea a fronte di 200 di perdite solo per l'Italia.
L'embargo alla Russia è stato deciso a marzo mentre per la stessa ammissione del ministro il monitoraggio è iniziato ad agosto. Un ritardo inaccettabile!

M5S Commissione Agricoltura

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