Pochi giorni fà ho sottoscritto l’interrogazione parlamentare della collega Claudia Mannino per richiedere al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti notizie in merito alla mappatura delle zone interessate dalla presenza dell’amianto sul territorio nazionale.
Il Decreto Ministeriale n. 101 del 2003 ha affidato alle regioni il compito di mappare la presenza dell’amianto e di trasmettere i dati raccolti al Ministero, mettendo a disposizione delle regioni le risorse necessarie.
Alla Calabria in base al D.M. 101 spettavano più di 250 mila euro per la realizzazione della mappatura, ma è l’unica regione insieme alla Sicilia, che a distanza di 10 anni dall'emanazione di quel decreto non ha ancora trasmesso i dati richiesti al Ministero dell’ambiente.
Nell'interrogazione parlamentare, si chiede al Ministro Galletti in quale modo intenda superare l’inerzia della regione Calabria e Sicilia, e procedere all'acquisizione dei dati concernenti la mappatura. Nel quadro di una quanto mai necessaria politica contro i problemi connessi all'esposizione dell’ amianto, della quale il Piano adottato nel marzo del 2013, il censimento dei siti interessati dalla presenza di amianto è solo il primo degli obiettivi da raggiungere, al fine di garantire ai cittadini la tutela della salute e la qualità degli ambienti di vita e di lavoro. Già la legge 93/2001 aveva autorizzato la spesa di 14 miliardi di lire per la mappatura e la realizzazione di interventi di bonifica urgente delle zone interessate dalla presenza di amianto, che rappresentano un grave pericolo per la salute dei cittadini. Non è dato sapere se e come la Calabria abbia utilizzato le risorse messe a disposizione per la mappatura. L’unica certezza è rappresentata dalla continua esposizione dei cittadini alle polveri contenute nell'amianto: un problema pubblico con implicazioni molto rilevanti per quel che concerne la tutela della salute, la tutela dell’ambiente e la sicurezza del lavoro.
Alla Calabria in base al D.M. 101 spettavano più di 250 mila euro per la realizzazione della mappatura, ma è l’unica regione insieme alla Sicilia, che a distanza di 10 anni dall'emanazione di quel decreto non ha ancora trasmesso i dati richiesti al Ministero dell’ambiente.
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