Ci rallegriamo del fatto che il Ministro Orlando sia arrivato alle nostre stesse conclusioni, anche se con otto mesi di ritardo. In mattinata il Ministro dell’ambiente Orlando, a seguito dell’incontro con i vertici della Regione Calabria, ha infatti annunciato che darà parere negativo al progetto di bonifica dell’area presentato da Eni e Syndial. Nel mese di giugno avevamo presentato un’interrogazione parlamentare denunciando proprio l’inconsistenza del progetto di bonifica, che prevedeva la messa in sicurezza dell’area e non una bonifica permanente. La risposta alla nostra interrogazione non ci lasciò soddisfatti ma ora, forse grazie al servizio di una nota trasmissione televisiva, tutti sembrano interessarsi alla vicenda. Proprio la scorsa settimana, infatti, un servizio de “Le Iene” aveva riportato alla ribalta la tragedia ambientale con cui sono costretti a convivere i cittadini pitagorici. La bonifica dell’ex area industriale di Crotone inserita nei Siti di Interesse Nazionale, non sembrava essere all’ordine del giorno di questo Governo, che ha risposto alla nostra interrogazione con sei mesi di ritardo. Il nostro auspicio è che alle parole seguano i fatti e che si proceda con urgenza alla bonifica dell’area ed alla restituzione della stessa alla città di Crotone. A seguito dell’interrogazione, ci eramo preoccupati anche di proporre degli emendamenti nel D.L. sulle emergenze ambientali, che impegnassero il Governo ad inserire Crotone tra le zone meritevoli di un’immediata azione di bonifica. Il Governo dichiarò inammissibili le nostre proposte emendative. La speranza è che i riflettori accesi dai media su Crotone spingano il Ministro ad agire prontamente per ridare speranza alla città!
Ci rallegriamo del fatto che il Ministro Orlando sia arrivato alle nostre stesse conclusioni, anche se con otto mesi di ritardo. In mattinata il Ministro dell’ambiente Orlando, a seguito dell’incontro con i vertici della Regione Calabria, ha infatti annunciato che darà parere negativo al progetto di bonifica dell’area presentato da Eni e Syndial. Nel mese di giugno avevamo presentato un’interrogazione parlamentare denunciando proprio l’inconsistenza del progetto di bonifica, che prevedeva la messa in sicurezza dell’area e non una bonifica permanente. La risposta alla nostra interrogazione non ci lasciò soddisfatti ma ora, forse grazie al servizio di una nota trasmissione televisiva, tutti sembrano interessarsi alla vicenda. Proprio la scorsa settimana, infatti, un servizio de “Le Iene” aveva riportato alla ribalta la tragedia ambientale con cui sono costretti a convivere i cittadini pitagorici. La bonifica dell’ex area industriale di Crotone inserita nei Siti di Interesse Nazionale, non sembrava essere all’ordine del giorno di questo Governo, che ha risposto alla nostra interrogazione con sei mesi di ritardo. Il nostro auspicio è che alle parole seguano i fatti e che si proceda con urgenza alla bonifica dell’area ed alla restituzione della stessa alla città di Crotone. A seguito dell’interrogazione, ci eramo preoccupati anche di proporre degli emendamenti nel D.L. sulle emergenze ambientali, che impegnassero il Governo ad inserire Crotone tra le zone meritevoli di un’immediata azione di bonifica. Il Governo dichiarò inammissibili le nostre proposte emendative. La speranza è che i riflettori accesi dai media su Crotone spingano il Ministro ad agire prontamente per ridare speranza alla città!
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