Il Ministero dell’Ambiente ha
risposto all’interrogazione parlamentare sulla bonifica delle aree industriali
di Crotone. In un lungo documento, il sottosegretario Marco Flavio
Cirillo ha sottolineato che le responsabilità imputabili alla
società Syndial «concernono attività di gestione illecita di
rifiuti che hanno determinato la contaminazione del suolo e della
falda dell’area industriale e dell’area archeologica limitrofa
all’impianto nonché dei sedimenti della fascia costiera antistante
lo stabilimento».
La nota del Ministero dell’Ambiente è un elenco
impietoso di omissioni, ritardi, errori, irresponsabilità politiche
e incapacità di gestire la bonifica delle aree inquinate.
Purtroppo il sostanziale fermo dei lavori di bonifica e la
dilatazione dei tempi dimostrano che la Calabria è sempre
considerata una pattumiera in cui riversare i rifiuti tossici,
lasciando inquinamento e morte.
Il
Movimento Cinque Stelle vigila senza paure sull’iter delle
bonifiche. A questo punto, i cinquantaseimilioni di risarcimento cui
in primo grado è stata condannata Syndial, società dell’Eni,
vanno impiegati senza più lungaggini per bonificare tutte le aree
inquinate e restituire ai cittadini sicurezza, serenità e strumenti,
concreti, di sviluppo sostenibile.
Qui la copia della risposta del Ministro dell'Ambiente.
Qui la copia della risposta del Ministro dell'Ambiente.
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