ARSSA-ARSAC, garantire il definitivo decollo dell’Azienda creata per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese
Durante
l’incontro avutosi con i lavoratori negli uffici dell’
ARSSA/ARSAC di Catanzaro, è emersa la loro delusione per la mancata
ripresa di un'Azienda cardine per l’economia dell’intera Regione
che ha il compito di rilanciare, innovare e modernizzare
l'agricoltura calabrese ai sensi della tanto attesa L.R. 66/2012.
È quanto si legge nella lettera che ho inviato all’Assessore regionale per le politiche agricole Michele Trematerra. Nella lettera, chiedo agli organi preposti di promuovere il necessario atto aziendale e di applicare senza indugio la legge rispetto alla nomina del Direttore Generale, Direttore Tecnico e del Direttore Amministrativo, senza contraddizioni e senza ulteriori perdite di tempo che andrebbero a danneggiare ulteriormente i sacrosanti diritti dei lavoratori e gran parte del comparto agricolo. La L.R. 66/2012, infatti, prevede una dotazione finanziaria insufficiente per il 2013 ed il 2014 appannaggio di Arsac e ARSSA in liquidazione. “La dotazione finanziaria complessiva della Regione per ARSSA e ARSAC del 2013 risulta insufficiente a coprire le sole esigenze di stipendi e salari”.“Questa situazione insostenibile oltre a favorire oggettivamente il rischio di una gestione poco trasparente delle incombenze connesse alla liquidazione dell’ARSSA, arreca un danno incalcolabile, ad un'azienda ricca di risorse professionali al servizio di un comparto, quello dell’agricoltura regionale, che andrebbe valorizzato e promosso con tutti gli strumenti possibili dall'attuale classe politica regionale, anche in considerazione del fatto che un quarto del reddito regionale proviene proprio dall'agricoltura”. “Piuttosto che continuare con le consuete nomine clientelari e partitiche mi auguro un’assunzione di responsabilità da parte dell'intera Giunta regionale per dotare l'ARSAC degli strumenti previsti, a cominciare dal citato Atto Aziendale, al fine di garantire il definitivo decollo dell’Azienda creata per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese”.
È quanto si legge nella lettera che ho inviato all’Assessore regionale per le politiche agricole Michele Trematerra. Nella lettera, chiedo agli organi preposti di promuovere il necessario atto aziendale e di applicare senza indugio la legge rispetto alla nomina del Direttore Generale, Direttore Tecnico e del Direttore Amministrativo, senza contraddizioni e senza ulteriori perdite di tempo che andrebbero a danneggiare ulteriormente i sacrosanti diritti dei lavoratori e gran parte del comparto agricolo. La L.R. 66/2012, infatti, prevede una dotazione finanziaria insufficiente per il 2013 ed il 2014 appannaggio di Arsac e ARSSA in liquidazione. “La dotazione finanziaria complessiva della Regione per ARSSA e ARSAC del 2013 risulta insufficiente a coprire le sole esigenze di stipendi e salari”.“Questa situazione insostenibile oltre a favorire oggettivamente il rischio di una gestione poco trasparente delle incombenze connesse alla liquidazione dell’ARSSA, arreca un danno incalcolabile, ad un'azienda ricca di risorse professionali al servizio di un comparto, quello dell’agricoltura regionale, che andrebbe valorizzato e promosso con tutti gli strumenti possibili dall'attuale classe politica regionale, anche in considerazione del fatto che un quarto del reddito regionale proviene proprio dall'agricoltura”. “Piuttosto che continuare con le consuete nomine clientelari e partitiche mi auguro un’assunzione di responsabilità da parte dell'intera Giunta regionale per dotare l'ARSAC degli strumenti previsti, a cominciare dal citato Atto Aziendale, al fine di garantire il definitivo decollo dell’Azienda creata per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese”.
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