L'Italia non rispetta la norme europee e andrà incontro a una
procedura di infrazione se non mette a regime la definizione della
concessione della caccia in deroga, su cui le Regioni decidono in
autonomia". E' la denuncia che abbiamo lanciato assieme ai miei colleghi del MoVimento 5 Stelle in
commissione Agricoltura. "Nella legge
europea approvata la settimana scorsa - afferma Massimiliano Bernini -
abbiamo cercato di presentare degli emendamenti che rispondevano alle
critiche più volte mosse dalla Commissione europea rispetto al modo con
cui fino ad oggi l'Italia ha applicato le deroghe. Purtroppo il testo è
stato blindato e non abbiamo potuto presentare nessun emendamento che
avrebbe apportato quelle modifiche che avrebbero dato una risposta ai
rilievi fatti dalla Commissione e risolto la procedura d'infrazione.
Bisogna rendere vincolante il parere dell'Ispra sui provvedimenti di
deroga, questo servirebbe anche a evitare la definitiva condanna da
parte dell'Unione europea". "Forse il ministro Moavero ha dimenticato
che lo scorso 2 luglio la direzione generale Ambiente della Commissione
europea aveva scritto al Consiglio dei ministri ribadendo come l'Italia
non possa autorizzare l'uccisione di specie di uccelli protetti -
sottolinea Chiara Gagnarli-. Il rischio ora è che la Corte di giustizia
europea imponga pesanti sanzioni al nostro Paese". "Ribadiamo la nostra
richiesta che il parere dell'Ispra sia quello
decisivo e che vengano adottate tutte quelle misure segnalate dalla
Commissione scongiurando così che le deroghe concesse dalle Regioni
possano tradursi in sanzioni pecuniare a discapito di tutti i
cittadini".
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