Qui il testo della mozione
Ci sono molte buone ragioni per continuare a dire «no» alla coltivazione di OGM, in particolare al mais Mon810, nel nostro Paese...
Ma ve n’è una particolare che sfugge ai decisori politici di questo Parlamento, del Parlamento europeo, ai dirigenti delle grandi multinazionali, ai trader internazionali che sul cibo costruiscono grandissime fortune finanziarie, in quanto si sa ormai che la criminalità organizzata è un vero e proprio mostro composto da tre teste principali – rifiuti, cemento e distribuzione alimentare – con le quali «divora» il benessere della nostra società.
La ragione principale per dire «no» agli OGM rimanda a ciò che definiamo «sovranità alimentare», o meglio, a tutto ciò che è sotteso al bene primario per eccellenza degli esseri umani, e cioè agli alimenti. Infatti, uno degli obiettivi principali del MoVimento 5 Stelle è proprio quello di raggiungere questo tipo di sovranità. Essa costituisce il vero diritto dei popoli a un cibo salubre, culturalmente appropriato, prodotto attraverso metodi sostenibili ed ecologici. Difende gli interessi e contempla le future generazioni, offre una strategia di resistenza e smantellamento rispetto all'attuale regime commerciale alimentare sostenuto, appunto, dalle grandi multinazionali e corporazioni.
La sovranità alimentare non nega il commercio internazionale, piuttosto difende l'opzione di formulare quelle politiche e pratiche commerciali che servono ai diritti delle popolazioni, per una produzione alimentare nutriente, sana ed ecologicamente sostenibile.
La sovranità alimentare riconosce priorità ad economie e mercati locali e nazionali, promuove un commercio trasparente che garantisca redditi equi a tutte le persone così come il diritto dei consumatori al controllo della propria nutrizione, assicura che i diritti d'uso e gestione di terre, territori, acque, semi, mandrie e biodiversità siano nelle mani di coloro che producono il cibo.
Non possiamo più sostenere le politiche e le scelte commerciali di una multinazionale come la Monsanto a discapito del vero benessere dei cittadini ed è ovvio, quindi, che l'introduzione dei semi di mais Mon810 sia solo un tentativo, che definisco di vero e proprio furto, ai danni della nostra salute, della nostra economia e dell'unico sviluppo di un settore in crescita del nostro Paese, che è appunto quello della agricoltura. E infatti, colleghi deputati, l'agricoltura nel nostro Paese evidenzia una controtendenza rispetto agli altri settori in crisi. Infatti si distingue nel mondo per la qualità dei prodotti, caratteristica tipica delle produzioni made in Italy, aggiungendo a questo elemento quello del saperi e sapori antichi, legandosi al tempo stesso ad un approccio innovativo e occupando quote aggiuntive di mercato. L'Italia infatti evidenzia il primato europeo per il numero di aziende agricole, con 7,3 miliardi l'anno di fatturato. Lo scorso anno è stato registrato, in campo agricolo, il più elevato aumento del numero di lavoratori dipendenti, in forte contrasto con i drammatici aumenti dei livelli di disoccupazione, con ben 57 mila aziende condotte da giovani con meno di 35 anni.
Un altro dato interessante in controtendenza è che i giovani in agricoltura sono in aumento, sia laureati che diplomati. I giovani ritornano alla terra perché sono alla ricerca non solo di un lavoro genuino e soddisfacente ma anche di un mestiere veramente umile e utile che permetta loro di uscire dalla crisi che sta chiudendo negozi commerciali, vecchie industrie e fabbriche, proprio quel modello di sviluppo che voi politici avete portato avanti finora ed i risultati ci stanno chiaramente confermando questo fallimento totale. Nel frattempo sono sempre più in aumento le aziende che investono in tecnologie verdi ed energie sostenibili, riducendo l'utilizzo di energia, di acqua e l'utilizzo di fitofarmaci. E mentre questa rivoluzione sociale e culturale sta prendendo piede, mentre questo piccolo miracolo italiano sta prendendo forma, il Governo perde ancora tempo prezioso, non applicando la clausola di salvaguardia che aveva poco tempo fa promesso.
Noi, invece, oggi, vogliamo confermare la nostra totale contrarietà agli OGM e mi chiedo perché mai dobbiamo usare questa varietà geneticamente modificata quando non ce n’è assolutamente bisogno e soprattutto chi ha veramente bisogno che gli OGM siano seminati in Italia. Aprire agli OGM vorrebbe favorire le pochissime, non di certo italiane, aziende che hanno l'oligopolio sulle sementi OGM, aumentando la dipendenza della nostra agricoltura dagli Stati Uniti e dalla Cina.
Se non interveniamo subito, qui in Italia, in futuro dipenderemo da loro, per ogni seme che compreremo, per ogni pianta che coltiveremo. Controllando le sementi, la Monsanto controlla l'alimentazione e lo sa bene: è una strategia. È più potente delle armi, è il miglior modo di controllare la popolazione nel mondo. Il business degli OGM è un business dal quale l'Italia e la sua agricoltura hanno solo da perdere, e tanto!
Non perdiamo altro tempo, cari colleghi, membri del Governo, e prendiamo definitivamente, con orgoglio, la scelta di salvaguardare la nostra salute, la nostra economia, la nostra vita. Votiamo con determinazione e coraggio per dire «no» agli OGM e per applicare, con estrema urgenza, la clausola di salvaguardia!
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