Gratta
e vinci, vini pregiati, lap dance, viaggi di piacere. Non badavano a
spese i 10 consiglieri regionali indagati per peculato per aver
distratto soldi pubblici per finalità non istituzionali. Tutte fatture
finite nei rimborsi spese dei propri gruppi consiliari.
Mentre
la Regione più povera d'Italia vive la crisi più grave dal 1929 ad
oggi, loro pensavano bene di far gravare sulle tasche dei contribuenti
spese per lussi che non tutti possono permettersi. Uno schiaffo alla
povertà, ma non solo. Uno schiaffo all'elettorato che ha puntato su di
loro per cercare di far risorgere una terra troppo spesso sofferente
perchè sfruttata. “La Calabria è vittima del più alto tasso
d'emigrazione giovanile in Italia, del più alto tasso di disoccupazione,
della 'ndrangheta, del voto di scambio, dell'annosa emergenza rifiuti
che sta uccidendo giorno dopo giorno il nostro territorio e la nostra
salute, dell'emergenza sanità e da politici senza alcun tipo di
rimorso”.
L'ennesima prova che i mali che affliggono la nostra amata terra, spesso, sono causati da una pessima gestione della politica. Non è bastata la notizia del Presidente di Regione che fa ristrutturare i suoi uffici per costi complessivi pari a 90mila euro, pensando bene di spendere i soldi pubblici per avere una palestra privata nel proprio studio.
Preso atto delle ultime vicende dei Consiglieri Regionali calabresi non possiamo far altro che invitare tutti i Partiti , tutta la parte sana degli amministratori Regionali, a prendere esempio dal nostro Movimento che sul trattamento economico e sugli emolumenti dei propri eletti ha da sempre fatto una battaglia e sopratutto un esempio da dare ai cittadini calabresi ed italiani.
L'ennesima prova che i mali che affliggono la nostra amata terra, spesso, sono causati da una pessima gestione della politica. Non è bastata la notizia del Presidente di Regione che fa ristrutturare i suoi uffici per costi complessivi pari a 90mila euro, pensando bene di spendere i soldi pubblici per avere una palestra privata nel proprio studio.
Preso atto delle ultime vicende dei Consiglieri Regionali calabresi non possiamo far altro che invitare tutti i Partiti , tutta la parte sana degli amministratori Regionali, a prendere esempio dal nostro Movimento che sul trattamento economico e sugli emolumenti dei propri eletti ha da sempre fatto una battaglia e sopratutto un esempio da dare ai cittadini calabresi ed italiani.
Pretendiamo
dal Governatore Scopelliti una immediata e dura moral suasion verso i
Consiglieri Regionali che per l'ennesima volta hanno deluso e
disprezzato i cittadini Calabresi, mettendoli così davanti alle loro
responsabilità; nello stesso tempo pretendiamo che sia il Governatore a
dare il primo esempio facendosi portatore di esempi realmente virtuosi e
non stridenti con i più basilari principi dell'etica , com'è stato
finora”.
Non
ci rimane che confidare nella Magistratura affinché tratti con estremo
rigore questi comportamenti deprecabili ed immorali.
I
cittadini calabresi devono sopportare anche i propri consiglieri che
approfittano dei rimborsi (che dovrebbero essere garantiti per
l'esclusivo utilizzo ai fini del proprio mandato) per potersi far pagare
addirittura qualche caffè da 70 centesimi. Il tutto mentre le famiglie
faticano ad arrivare a fine mese, i ragazzi prendono la classica valigia
di cartone e partono alla ricerca di un lavoro lontani dal proprio mare
o, magari, si trovano costretti ad accettare un contratto a 5 euro
all'ora in un call center nonostante la laurea in tasca, pur di rimanere
accanto alle proprie famiglie per lottare in una terra disgraziata.
È
per questo che il MoVimento Cinque Stelle pretende che venga fatta
chiarezza sia da parte della magistratura (che deve rendere pubblici i
loro nomi), sia da parte del Consiglio Regionale stesso, che deve
pretendere le dimissioni dei consiglieri coinvolti. Dimissioni o
spiegazioni che diano giustizia a tutti i cittadini calabresi e al
nostro amato territorio.
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